Come scrivere una tesi in ingegneria meccanica?

Hai terminato gli esami del tuo percorso in ingegneria, ma l’ultimo step ti dà qualche preoccupazione? Lo sappiamo bene: dare fondo alle energie che restano per dar vita all’elaborato finale non è una passeggiata. Soprattutto se non si ha idea di come partire.

In realtà, succede a tutti di essere presi da un momento di disorientamento, una volta terminato il percorso di studi. Per non parlare del classico blocco iniziale che, quasi per chiunque, arriva davanti al foglio bianco di word, quando si pensa di doverlo riempire. Se provi queste sensazioni che ti impediscono di prendere in mano la situazione in maniera lucida, ti trovi nel posto giusto.

In questa guida ti spiegheremo come scrivere una tesi in ingegneria meccanica, procedendo a piccoli passi, senza permettere al panico di prendere il sopravvento. Una volta chiariti tutti i tuoi dubbi, non ti resterà altro che procedere per mettere la parola fine alla tua epopea.

I passaggi per scrivere una tesi in ingegneria meccanica

Per scrivere una tesi, bisogna procedere per step. Per questo motivo, al fine di aiutarti in maniera concreta, abbiamo stilato una lista in grado di enumerare tutti i passaggi necessari per procedere al meglio.

Così facendo, avrai tutto sotto controllo ed eviterai di lasciarti qualcosa alle spalle. Sarai tu stesso, poi, a fare da guida ai tuoi colleghi. Pronto a prendere appunti?

Tesi compilativa o sperimentale

La scelta preliminare da fare ti pone davanti una duplice opzione: tesi compilativa o sperimentale? Se ti stai chiedendo in cosa consista la differenza tra le due, è presto detto:

  • Tesi compilativa: si tratta di una descrizione dettagliata e approfondita dell’argomento prescelto, attraverso la rielaborazione dello stesso, inserendo il proprio punto di vista;
  • Tesi sperimentale: come si può intuire dalla definizione, si tratta di un lavoro “innovativo”, poiché si baserà su una scelta personale che ha guidato la propria idea, spiegando che tipo di novità porterà e le modalità attraverso le quali possono essere applicate.

L’argomento da scegliere

Quando hai deciso che tipo di tesi trattare, dovrai concentrarti sull’argomento in questione. Non è per nulla superficiale ribadire che, per semplificarti il lavoro, sarebbe preferibile puntare su un tema che ti piaccia davvero e ti stimoli. Se ti appassiona tanto, procederai senza dubbio in maniera più spedita.

Il primo passo sarà quindi controllare la lista degli esami che hai sostenuto e fare una scrematura, preferendo ovviamente quelli in cui hai ottenuto risultati migliori e controllando il programma che hai dovuto studiare per sostenerli.

Se, invece, nonostante questa operazione non riesci ancora a raccapezzarti, puoi sempre contattare il professore di una delle materie sulle quali hai ancora dei dubbi, nel caso in cui volessi approfondire alcune tematiche.

Non è infatti inusuale che diversi professori dispongano proprio di liste specifiche di argomenti che possano suggerire agli studenti per aiutarli nella scelta finale.

La struttura della tesi

Scelto l’argomento e il relatore di riferimento, dovrai sottostare ad una struttura uguale per tutti i laureandi nell’elaborazione della tesi. I punti sono i seguenti:

  • Frontespizio: è quello spazio che deve contenere il logo dell’Università d’appartenenza, seguito dal corso di laurea e l’anno accademico. Si aggiunge il titolo della tesi, il nome e il cognome del laureando e del relatore. È la prima pagina da compilare;
  • Indice: ogni tesi deve contenere l’indice con i capitoli e i numeri di pagina, come se fosse un vero libro di testo.
  • Introduzione: l’elaborato deve includere un’introduzione nella quale spieghi in breve qual è l’argomento di cui parlerai, il motivo per cui l’hai scelto, il metodo utilizzato nella stesura della tesi e un riassunto breve di ogni capitolo. L’introduzione si scrive sempre alla fine, dopo che avrai il testo completo e quindi anche la corretta divisione in capitoli con i contenuti giusti.
  • Capitoli divisi in paragrafi e sotto-paragrafi: a questo punto, si passa al testo vero e proprio. Una tesi triennale è generalmente divisa in 2-3 capitoli, ognuno dei quali a sua volta è strutturato in paragrafi e sotto-paragrafi per rendere più chiari e leggibili i contenuti. Ogni pagina deve contenere, inoltre, le note bibliografiche a piè di pagina per ogni volta che citi direttamente o indirettamente autori presenti nella tua bibliografia.
  • Conclusione: al termine della tesi, dovrai scrivere altre 2-3 pagine nelle quali esprimerai le tue opinioni personali sull’argomento, suggerendo anche quali potrebbero essere ulteriori approfondimenti da fare sulla questione.
  • Bibliografia e sitografia: è fondamentale che ogni tesi abbia una bibliografia e sitografia completa, quindi ricordati di annotare man mano tutti i testi, gli articoli di giornale/riviste, libri, saggi e i siti web che hai utilizzato nella stesura della tesi.
  • Ringraziamenti (opzionali): prima dell’introduzione o alla fine della tua tesi, puoi inserire dei ringraziamenti personali al professore, ai tuoi amici, familiari, fidanzato/a o a chi ritieni sia stato importante nella redazione della tesi e nel supportarti durante il percorso universitario.

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Credits Immagine: DepositPhotos / LeonidKos


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